sabato 20 settembre 2008

Chiuda un occhio!

Poco tempo fa, al ritorno dalle ferie estive, ci sono stati gli esami per gli studenti che non erano passati nella sessione precedente, al termine della rotazione nei diversi reparti.
Il primo giorno di esami sono passati tutti tranne uno studente del sesto anno che chiamerò, per motivi di privacy, Studente-he-non-ha-passato-l'esame. Beh, insomma, entrano uno ad uno, e comunichiamo singolarmente il risultato e il voto. Entra Studente-che-non-ha-passato-l'esame, e gli comunichiamo l'esito negativo, cosa che non lo rende felice. Quindi comincia, con voce quasi rotta dal pianto, a chiederci di chiudere un occhio e lasciarlo passare; ed inizia a parlarci delle disgrazie della sua famiglia, delle difficoltà economiche che ha, della malattia di sua madre; a questo punto il primario ha già l'occhio lucido, e sembra quasi cedere, per cui Studente-che-non-ha-passato-l'esame si concentra su di me, e passa ad argomentazioni diverse, chiedendomi di aprire il mio cuore, e di capire che mi trovo in Africa, dove la gente è povera e ha tanti problemi. Devo dire che è stata una situazione un po' spiacevole; innanzitutto non mi piace per niente il ruolo dell'esaminatore, mi trovo sempre un po' in imbarazzo, soprattutto quando l'esame è andato male; poi in questo caso le preghiere dello studente mi hanno fatto pensare; è vero, qui molti studenti hanno situazioni famigliari veramente difficili, e fanno fatica a vivere a Beira (città non molto economica) con la sola borsa di studio; però cosa dovremmo fare? Non fare più esami? Quello che mi ha sorpreso è stato il cercare la mia comprensione riguardo la situazione africana, come se, visto che l'Africa è stata per anni, ed è tuttora, sfruttata dal resto del mondo, allora dobbiamo perdere qualsiasi oggettività e dobbiamo chiudere un occhio perchè sono "poveri e con tanti problemi"? Io penso che un atteggiamento paternalistico di questo tipo sia assolutamente deleterio, soprattutto perchè parliamo di studenti di medicina, che una volta laureati, preparati o meno, saranno mandati a lavorare nei distretti inculati, magari da soli, con un bacino d'utenza di 50.000 persone (ci sono zone nel Nord del Paese in cui c'è un rapporto medico/popolazione di 1/100.000!). Alla fine, nonostante il primario proponesse di lasciarlo passare, abbiamo deciso di fargli ripetere la rotazione di Medicina Interna. Mo' di sicuro mi taglierà le gomme della macchina...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Brutto mostro senza cuore!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

....ops....non mi sono firmata....se poi ho capito chi è non ti sei fatto neanche intenerire dal suo bel faccino!!!!!
baci
silvia

Anonimo ha detto...

Bravo prof, così si fa, inflessibile!!!
Fosse stato un esame di letteratura... ancora ancora...

GianMuga ha detto...

...ma che bel faccino...
Bel faccino di merda!!!
Comunque LO conosci Silvia, e mi avresti appoggiato in pieno!
Un abbraccio forte ci manchi un sacco anche in praça da independencia