lunedì 31 maggio 2010

La lotta all'Aids è a un punto di svolta, ma non in meglio

La guerra contro l’Hiv si combatte prima di tutto sul piano finanziario, ed è lì che il mondo globalizzato la sta perdendoIl 2010 è un anno di bilancio: sarebbe dovuto essere l'anno dell'accesso universale alla prevenzione e al trattamento, secondo quanto promesso nel 2005 dai principali leader mondiali in vista del traguardo fissato per il 2015, e cioè un'inversione di tendenza nella curva dei contagi: uno dei Millennium Goals, gli obiettivi fissati per lo sviluppo mondiale dalle Nazioni Unite, quello nella lotta all'Aids. E invece le cose non stanno così, c'è una generale flessione per quanto riguarda le donazioni, i donatori più importanti stanno tagliando i fondi per i farmaci, il numero dei pazienti trattati nel mondo e in particolare nei Paesi in via di sviluppo è destinato a diminuire drasticamente, causando un effetto a catena su un meccanismo delicato, che si regge su fragili equilibri [...]
Alessandro Micci per PeaceReporter

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domenica 30 maggio 2010

La manovra salva guerra

Il provvedimento del ministro dell'Economia Giulio Tremonti taglia tutto, dagli stipendi statali alle auto blu, ma non i fondi destinati al rifinanziamento delle missioni di pace all'estero.

[...] le maggiori entrate derivanti dal riordino in materia di giochi dello Stato siano destinate per quest'anno al fondo per le missioni internazionali di pace. La cifra, che dovrebbe aggirarsi intorno agli 800 milioni di euro, verrà impiegata il prossimo anno per rifinanziare il 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche per poi reindirizzarsi, definitivamente dal 2012, alle "esigenze di finanziamento delle spese militari all'estero".
Il che apre un dilemma politico fra la necessità di richiamare tutti gli italiani al sacrificio e l'opportunità di proseguire, senza soluzione di continuità, nel pompare soldi pubblici nel grande calderone bellico mondiale. Prima in virtù di un provvedimento ideato per incentivare le attività finanziarie e combattere l'evasione, poi, solo quindici giorni dopo, con una manovra storica, in quanto a tagli e lotta agli sprechi, nella quale si spende più per i carri armati a Beirut e Kabul di quanto non si faccia per lo sviluppo del Mezzogiorno.
E questo la dice lunga sul fatto che la classe politica italiana non riesce proprio a fare a meno della partecipazione ai conflitti in giro per il mondo come strumento di potere diplomatico. L'imperativo rimane quello di sedersi, sempre e comunque al tavolo delle trattative e parteciparvi in qualità di superpotenza amica, anche a costo di doverci andare col tram piuttosto che con l'auto blu.
Antonio Marafioti per PeaceReporter

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Amnesty International: Rapporto 2010

Immigrazione e Rapporto Amnesty: reazioni dopo bocciatura governo.

“Che l’Italia in passato abbia salvato migliaia di vite umane in mare è sicuramente vero e questo fa onore al paese. Altrettanto vero, però, è che con la pratica dei respingimenti dal 6 Maggio del 2009 l’Italia ha rimandato in Libia senza aver svolto alcuna identificazione anche richiedenti asilo provenienti dalla Somalia e dall’Eritrea bisognosi di protezione”: Laura Boldrini ha risposto con queste parole alle critiche rivolte dal ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, al Rapporto 2010 di Amnesty International. Presentato ieri, il Rapporto – che fa il punto sullo stato dei diritti umani in tutti i paesi del mondo – ha denunciato sgomberi forzati illegali delle comunità Rom, espulsioni di migranti verso luoghi in cui sono a rischio di violazioni dei diritti umani, provvedimenti delle autorità che hanno messo a repentaglio i diritti di migranti e richiedenti asilo.
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[Bambini giocano nel campo profughi di Dadaab]


Rapporto Annuale 2010

La situazione dei diritti umani nel mondo.
Il Rapporto Annuale 2010 di Amnesty International documenta la situazione dei diritti umani in 159 paesi e territori nel corso del 2009.


Il Rapporto ripercorre un anno in cui la richiesta di giustizia è sembrata per molti essere un ideale lontano, mentre la vita quotidiana delle persone continuava a essere dilaniata da repressioni, violenze, discriminazioni, giochi di potere e battute d'arresto politiche.

Ma il Rapporto celebra anche progressi concreti, rivelando come sia divenuto ormai sempre più difficile per i responsabili dei peggiori crimini assicurarsi l'impunità.

La richiesta di giustizia non si limita più solo a garantire indennizzi per uccisioni o torture, ma si estende fino a occuparsi della negazione di tutti quei diritti necessari a ogni persona per vivere in dignità la propria vita.

Il Rapporto Annuale 2010 è edito da Fandango Libri.

Banche svelate

Con www.vizicapitali.org è possibile capire quali sono le scelte di tredici istituti di credito in merito a armamenti, impatto sociale, impatto ambientale, paradisi fiscali, tutela del risparmiatore, energia nucleare e privatizzazione dei sistemi idrici. Anche Nigrizia tra i promotori.

[...] Sotto i riflettori le prime dieci banche italiane per attivi investiti (Banca Nazionale del Lavoro, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Vicenza, Banco Popolare, Cariparma, Credem Banca, Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena, Ubi Banca, UniCredit) e tre istituti "atipici" (Banca Etica, Credito Cooperativo e Banco Posta) in relazione a sette indicatori: armamenti, impatto sociale, impatto ambientale, paradisi fiscali, tutela del risparmiatore, energia nucleare e privatizzazione dei sistemi idrici.

[Leggi l'articolo su Nigrizia.it]

Armi, l'export che ignora la crisi. Nell'ultimo biennio aumento del 74%.

A "Terra Futura", a Firenze, il rapporto sulle connessioni tra la finanza e le industrie che producono armamenti. Nel 70% dei fondi comuni titoli di aziende del settore. Qualcuno anche nei fondi pensione.

di Rosaria Amato per Repubblica.it

C'è un export che non conosce crisi, quello delle armi. Tra il 2008 e il 2009, quando tutti i settori produttivi, senza eccezioni, ripiegavano su percentuali negative (dalle quali stentano a riprendersi) l'esportazione italiana di armamenti ha raggiunto un picco del +74 per cento. Il dato emerge dal rapporto "Finanza e armamenti: le connessioni di un mercato globale", presentato stamane a "Terra Futura", a Firenze, dall'Ires Toscana [...]
[da Repubblica.it]


[...] "Più del 55% delle operazioni relative alle esportazioni - spiegano Beretta e Chiara Bonaiuti, l'altra autrice del rapporto - sono ripartite in maniera abbastamza uniforme fra tre gruppi bancari: il gruppo BNL-BNP Paribas, che ha assunto operazioni per oltre 3,3 miliardi di euro (cioè il 21,5% del totale); il gruppo Capitalia-Unicredit che - soprattutto per le operazioni autorizzate alla Banca di Roma - ne ha assunte per oltre 2,65 miliardi di euro, cioè il 17,2%, e infine il gruppo Intesa-SanPaolo, che ne ha svolte per oltre 2,62 miliardi di euro (16,91%)" [...]

[Leggi l'articolo su Repubblica.it]

martedì 25 maggio 2010

Africa Day - Giornata dell'Africa

Ogni anno il 25 Maggio si celebra la Giornata dell'Africa, commemorazione della nascita dell'Organizzazione per l'Unità Africana (OUA), avvenuta il 25 maggio 1963. In questo giorno i leader di 30 dei 32 Stati indipendenti africani hanno firmato l'atto ufficale a Addis Abeba, Etiopia. Nel 1991, l'OUA ha fondato la Comunità Economica Africana (AEC) e nel 2002 l'OUA ha stabilito il proprio successore, l'Unione africana (AU o UA). Il nome e la data della Giornata dell'Africa è stato mantenuto come celebrazione dell'unità africana.

giovedì 20 maggio 2010

Mondiali al contrario

I mondiali di calcio, ospitati in Sudafrica a giugno 2009, rischiano di nascondere le condizioni di milioni di poveri. In particolare dei baraccati, che numerose amministrazioni comunali hanno deciso di sfrattare per mostrare città accoglienti e pulite ai turisti in arrivo da tutto il mondo.

Abahlali BaseMjondolo («quelli che vivono nelle baraccopoli» in lingua zulu») è il più grande movimento di impoveriti del paese, con sedi in più di quaranta città, in particolare a Durban, Pinetown, Cape Town, Pietermaritzburg e Port Shepstone. Secondo il Times il movimento ha «scosso il panorama politico del Sudafrica».

Negli ultimi mesi Abahlali ha promosso molte manifestazioni e iniziative di protesta che sempre più spesso sono state represse con la violenza dalla polizia.
Gli articoli e i reportage pubblicati negli ultimi mesi sul settimanale Carta e su clandestino.carta.org hanno posto le basi per la nascita di una grande campagna, «Mondiali al contrario», il cui obiettivo è l’organizzazione di un viaggio in Italia (dal 18 al 30 maggio), per ospitare alcuni tra i promotori del movimento.

E mentre i mondiali ci porteranno virtualmente in Sudafrica, poco prima, tre persone di Abahlali percorreranno la strada inversa per venirci a trovare in Italia. Dal 18 al 30 maggio Busisiwe, Thembani e Philani incontreranno associazioni e movimenti per raccontare che cosa significa la Coppa del mondo per i sudafricani più poveri, parlare della lotta di Abahlali per terra, case, dignità e democrazia nel Sudafrica post-apartheid.

Sono previste iniziative a Castel Volturno (CE), Reggio Calabria, L’Aquila, Chieti, Pisa, Verona, Santorso (VI) e Vicenza, Milano, Varese, Torino e Val di Susa e Roma.

Milano
Martedì 25 maggio
Cascina Torchiera
in collaborazione con l’associazione Todo Cambia
Ore 20 cena
Ore 21 incontro con i rappresentanti di Abahlali
(Per info: abuda@hotmail.com - pera@insicuri.net)


[Articolo tratto da Clandestino]

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martedì 11 maggio 2010

INCONTRI UMUDUFU - 3

HAPPY HOUR CON UMUDUFU

Anche quest’anno vogliamo organizzare un momento di incontro per poter ringraziare di persona tutti gli amici di UMUDUFU per il sostegno e la fiducia.

Questa volta ci troveremo il
13 giugno 2010
al Palazzo Granaio di Settimo Milanese
(Largo Papa Giovanni XXIII) per un fantastico
Happy Hour con sottoscrizione a premi.

Questo è il programma della serata:
Ore 17.30: assemblea rivolta a tutti i sostenitori di UMUDUFU per un aggiornamento rispetto ai progetti in corso.
Ore 19.00: Happy Hour (costo della consumazione 5 euro) con successiva estrazione dei premi.

I principali premi messi in palio sono:
- Due ingressi omaggio per l’ammam Sahara di via Benaco a Milano
- Una stampante per foto digitali Samsung SPP 2040
- Un grande batik rwandese
- Un abbonamento annuale alla rivista per ragazzi “E Vai”
…… e tanti altri premi di artigianato rwandese!!!

INCONTRI UMUDUFU - 2

UNA VOCE DALL'AFRICA

INCONTRI UMUDUFU - 1

A MAGGIO A BAGGIO

Quest’anno UMUDUFU sarà presente alla quarta edizione di “A Maggio a Baggio, Belli Diversi” che si terrà domenica 23 maggio al parco di Baggio in Via Anselmo da Baggio a partire dalle ore 10.
"A Maggio A Baggio, Belli Diversi” è un evento rivolto a tutti gli abitanti di Milano, con un’attenzione particolare alle fasce più giovani e ai bambini, per promuovere la multiculturalità creando momenti di incontro ludico, ma anche di promozione del volontariato attraverso la partecipazione e gli stand di diverse associazioni. All’interno dell’evento verranno organizzati spazi espositivi degli elaborati prodotti dai bambini della scuola Zima Garibaldi, momenti di animazione sulla multiculturalità rivolti ai bambini, un torneo multietnico di street basket con squadre miste italiani e immigrati rivolti ai giovani, area espositiva stand associazioni, spettacoli teatrali tematici realizzati da compagnie di immigrati, rassegna di band musicali emergenti del quartiere, concerto serale gratuito dell’artista Niccolò Fabi.

sabato 8 maggio 2010

8 maggio: Giornata mondiale del commercio equo e solidale


Oggi, 8 maggio, è il "World Fair Trade Day", la "Giornata mondiale del commercio equo e solidale" lanciata dalla "World Fair Trade Organization" (WFTO - Organizzazione mondiale del commercio equo e solidale), la rete globale delle organizzazioni del commercio equo e solidale in tutto il mondo che rappresenta oltre 350 organizzazioni del commercio equo e solidale in oltre 70 paesi. Numerosissimi gli eventi nel mondo promossi dalle organizzazioni del commercio equo che vedono protagonisti produttori, importatori, botteghe e semplici volontari in dibattiti, campagne e iniziative per un'economia sostenibile.

[leggi l'articolo su Unimondo.org]

venerdì 7 maggio 2010

Forum Economico Africa

Sviluppo? Le Multinazionali paghino le tasse

“Gli uomini d’affari hanno la responsabilità di pagare le tasse. Di pagare giuste tasse”: così il ministro delle Finanze del Sudafrica, Pravin Gordhan, si è rivolto alla platea del World economic forum on Africa in corso da Mercoledì a Dar es Salaam (in Tanzania) prima di snocciolare i dati secondo cui l’Africa, spesso dipinta dagli investitori stranieri come troppo rischiosa per investire, perde ogni anno tra i 200 e i 400 miliardi di dollari in fuga di capitali, da parte di grandi aziende che realizzano super-profitti evadendo le tasse o imbrogliando il fisco. Ribadendo la competitività dell’Africa in materia di ritorno degli investimenti a livello internazionale, Gordhan ha ribadito a più riprese come numerose aziende internazionali, attive soprattutto nei settori minerari e delle comunicazioni, abbiano realizzato super profitti negli ultimi 10 anni in Africa, sottolineando al contempo come questi profitti troppo spesso non si traducano in tasse adeguate e quindi in un guadagno equivalente per i paesi in cui si investe. La critica è stata condivisa da altri esponenti politici africani che hanno portato alcuni esempi dei propri paesi, a cominciare dalla Tanzania dove le aziende minerarie si stanno opponendo con forza ad un nuovo progetto di legge che rivede la tassazione del settore, o dove le multinazionali delle telecomunicazioni che da anni operano nel paese rifiutano l’iscrizione obbligatoria nel indice azionario nazionale. Ad accogliere con disappunto le parole del ministro, sono stati invece alcuni rappresentanti del mondo dell’industria e della finanza operanti in Africa. Prendendo la parola dopo il ministro Gordhan, la rappresentante sudafricana di una nota multinazionale con sede in Inghilterra attiva nel settore minerario (Arcelor Mittal) ha reagito stizzita accusando i governi del continente di cambiare troppo rapidamente le proprie politiche fiscali e sottolineando che l’industria in Africa soffre altri problemi come la mancanza di fornitura elettrica stabile. Per difendere e rafforzare la posizione del ministro sudafricano, però, nei loro interventi sia il presidente del Mozambico che quello della Banca di sviluppo africana, hanno sottolineato come l’Africa sia il fanalino di coda internazionale in materia di raccolta tasse in proporzione al Prodotto interno lordo.

www.misna.org

giovedì 6 maggio 2010

Giornata mondiale della libertà di stampa

Libertà di stampa: i "predatori" d'Africa

Una lista di personalità, organizzazioni e gruppi di potere che ostacolano in ogni modo la libertà di informazione. Una classifica di 40 nomi, presentata ieri dall'organizzazione Reporters Sans Frontieres, che cita il presidente eritreo Isaias Afewerki al primo posto, tra gli africani.

[leggi l'articolo su Nigrizia.it]

Libertà di stampa: peggiora nel mondo, Italia resta paese "parzialmente libero".

Per il secondo anno consecutivo l'Italia permane in una situazione di "libertà parziale" a causa della concentrazione proprietaria e delle interferenze dello stato: lo riporta "Freedom of the press", il rapporto annuale di Freedom House sulla libertà di stampa nel mondo presentato a Washington in occasione della "Giornata mondiale della libertà di stampa" che si è celebrata ieri.
Secondo il rapporto, l'Italia resta la nazione con il più alto tasso di concentrazione dei mezzi di comunicazione tra quelle dell'Europa occidentale; ma a pesare sono soprattutto la “censura di ogni contenuto critico da parte della televisione di stato” e “interferenze politiche” che “si intrecciano alla possibilità di promuovere leggi a detrimento della diffusione di notizie” - segnala il rapporto.

[leggi l'articolo su Unimondo.org]

Convegno "Stranieri e migranti"

La rivista Missione Oggi organizza sabato 8 maggio (ore 9 - 18) presso la propria sede di Brescia il Convegno annuale che quest'anno ha come tema "Stranieri e migranti: profeti di una nuova umanità".
Tra i nuclei tematici del Convegno vi sono "Stranieri e migranti: profeti di un mondo nuovo" (Arrigo Chieregatti, teologo di Bologna), "Stranieri e migranti: per una ecologia delle parole" (Annamaria Rivera, antropologa di Bari e Livio Pegoraro, pastoralista di Bruxelles) e "Stranieri e migranti: quale cittadinanza?" (Franco Valenti, sociologo di Brescia). Il convegno sarà preceduto venerdì 7 maggio (ore 21) sempre presso la sede di Brescia, dallo spettacolo teatrale "Muri di solitudine", realizzato dall’Associazione Culturale teatro Dioniso di Brescia sulla condizione della donna "straniera e migrante".

mercoledì 5 maggio 2010

DARE...

Tra il dire e il fare,
c'è di mezzo il DARE

Cosa vuol dire dare?
Cosa dà il Naga?
Se dico Naga cosa ti viene in mente?
Le risposte dei volontari e degli utenti del Naga per la nuova campagna 5x1000