“Che l’Italia in passato abbia salvato migliaia di vite umane in mare è sicuramente vero e questo fa onore al paese. Altrettanto vero, però, è che con la pratica dei respingimenti dal 6 Maggio del 2009 l’Italia ha rimandato in Libia senza aver svolto alcuna identificazione anche richiedenti asilo provenienti dalla Somalia e dall’Eritrea bisognosi di protezione”: Laura Boldrini ha risposto con queste parole alle critiche rivolte dal ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, al Rapporto 2010 di Amnesty International. Presentato ieri, il Rapporto – che fa il punto sullo stato dei diritti umani in tutti i paesi del mondo – ha denunciato sgomberi forzati illegali delle comunità Rom, espulsioni di migranti verso luoghi in cui sono a rischio di violazioni dei diritti umani, provvedimenti delle autorità che hanno messo a repentaglio i diritti di migranti e richiedenti asilo.
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Il Rapporto Annuale 2010 di Amnesty International documenta la situazione dei diritti umani in 159 paesi e territori nel corso del 2009.
Il Rapporto ripercorre un anno in cui la richiesta di giustizia è sembrata per molti essere un ideale lontano, mentre la vita quotidiana delle persone continuava a essere dilaniata da repressioni, violenze, discriminazioni, giochi di potere e battute d'arresto politiche.
Ma il Rapporto celebra anche progressi concreti, rivelando come sia divenuto ormai sempre più difficile per i responsabili dei peggiori crimini assicurarsi l'impunità.
La richiesta di giustizia non si limita più solo a garantire indennizzi per uccisioni o torture, ma si estende fino a occuparsi della negazione di tutti quei diritti necessari a ogni persona per vivere in dignità la propria vita.
Il Rapporto Annuale 2010 è edito da Fandango Libri.
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