venerdì 19 marzo 2010

Due mesi dopo, i fatti di Rosarno non hanno insegnato nulla

[...] La proposta del “permesso a punti” prosegue su questa direzione e dimostra che i fatti di Rosarno non hanno insegnato nulla. Applicata agli italiani, ci renderebbe tutti “clandestini”. Quanti di noi conoscono perfettamente la Costituzione? Quanti sono perfettamente “integrati nel tessuto economico-sociale”? Chi sta ai margini lo fa per sua volontà o per una crisi sempre più difficile?
A questo si aggiungono i mille provvedimenti presi nel Centro Nord dalle amministrazioni leghiste e dai loro imitatori. Norme assurde, cattive, asfissianti, a tratti ridicole, come il divieto di elemosinare ad Assisi o i limiti di età per sedersi sulle panchine di diverse città. I migranti, resi ricattabili da una legislazione oppressiva e dalla difficoltà di trovare lavoro, che li trasforma in irregolari, fuggono ormai dal Nord e finiscono nelle varie “Rosarno” d’Italia. Il provvedimento più famoso è quello di Boccaglio, vicino Brescia: l’iniziativa anti-immigrati chiamata “White Christmas”. A Cantù, c’è un numero verde per segnalare la presenza di irregolari. Ad Adro, nel bresciano, un premio di 500 euro ai vigili urbani per ogni “clandestino” individuato. Ad Alassio, il divieto di trasporto di mercanzia in borsoni e sacchi di plastica. Stessa cosa a Firenze e Venezia. A Cittadella (Padova), schedatura di tutti gli stranieri. A San Martino dall’Argine, nel mantovano, il comune invita a denunciare la presenza di migranti senza documenti. Poi le ordinanze anti-elemosina: da Cesena a Savona, da Firenze a Roma e persino ad Assisi. Quelle anti-kebab (Lucca, Prato e tutta la Lombardia) e i provvedimenti contro le moschee (Alessandria, Casalpusterlengo, Como, Magenta, Piacenza, Varese).
Demenziali le ordinanze che riguardano le panchine: a Lecco diventano più piccole, a Sanremo è vietato sedersi per chi ha più di 12 e meno di 60 anni, a Vicenza per chi ne ha meno di 70, a Voghera in più di tre persone. A Cernobbio i vigili urbani entrano nelle case dei futuri sposi per accertare la pulizia di muri e pavimenti. A Milano si propone che gli autisti ATM siano solo italiani, e che ci siano vagoni del metro riservati. Per qualche mese, autobus con le grate ai finestrini sono stati usati per rinchiudere i migranti senza documenti. Un freddo da Terzo Reich al Nord, la violenza senza misericordia della mafia al Sud. I migranti stanno sperimentando il peggio dell’Italia. E la nostra incapacità di guardarci allo specchio e trovare – subito – soluzioni efficaci. Prima che tanta gente ignorata, sfruttata, perseguitata e vilipesa si stanchi. [...]

di Antonello Mangano, da www.terrelibere.org

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1 commento:

Anonimo ha detto...

hhh