Siamo rimasti in pochi. Universita' chiusa per ferie. Professori in giro per l'Africa o tornati a casa. Studenti a casa per ritrovare amici e parenti (la maggior parte degli studenti non e' di Beira), o chiusi in biblioteca a secchiare: i primi di agosto ci saranno le recorrencias, una sessione di esami di recupero. I trabalhadores fanno piccoli lavoretti per cercare di sistemare al meglio l'universita' in vista del nuovo semestre. I giardinieri sistemano le aiuole e il piccolo giardino botanico in cui vengono coltivate anche piante medicinali. Purtroppo anche la mensa e' quasi deserta, con poche cose da mangiare e, soprattutto, senza i bolos (dolci) con cui mi strafogavo dopo pranzo.
E quindi eccomi qua. Niente piu' studenti da seguire in ospedale (una pausa dalla tubercolosi per i miei polmoncini). Nessuna lezione da preparare. Posso organizzarmi come voglio il lavoro, che ormai consiste nel preparare tutto il materiale da lasciare a chi verra' dopo di me (manca poco ormai!). Pure il Direttore Pedagocico e' volato via per le ferie, lasciandomi qui come suo sostituto, a risolvere eventuali problemi (tipo Wolf di Pulp Fiction). Per cui, tra un lavoro e un altro, mi aggiro per i corridoi deserti. Braccia incrociate dietro la schiena (tipo vecchietto con i lavori stradali). Sguardo assonnato. Scarpa strisciante sul pavimento. Una cifosi leggermente accentuata. Poi, stanco di tutto questo impegno, vado a trovare J nel suo ufficio, non lontano dal mio. Quattro chiacchere. Un cafferino. Pranzo al sacco...
...dura la vita del cooperante...
1 commento:
messaggio nella bottiglia
Squabus cerca di contattate GM&J
olandesina cerca amichetti africani passo
Squabus ha voglia di partire, passo
anche se mancano 3 mesi vuole rigirarsi il biglietto tra le mani
Squabus sta cominciando a disperare, passo
Squabus prima o poi DEVE andare al mare, passo e chiudo
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