HAITI. L'INNOCENZA VIOLATA
Chi sta rubando il futuro del Paese?
Bois Caiman, 22 agosto 1791: il sacerdote vudù Boukman lancia la rivolta degli schiavi, che porta alla nascita del primo Paese “nero” indipendente del mondo.
Port-au-Prince, 12 gennaio 2010: in 35 secondi un terremoto devasta Haiti. Sbarcano 20.000 marines. Oggi la comunità internazionale, Stati Uniti in testa, con la “scusa” della ricostruzione sta mettendo il futuro del Paese sotto tutela, rubandogli di fatto l'indipendenza. E il popolo haitiano rischia, ancora una volta, di restare escluso dai piani per il proprio sviluppo.
“Questo libro ci porta in mezzo agli haitiani, ad ascoltare la loro voce, le loro visioni sulla ricostruzione o ‘rifondazione’ del Paese e della società. Le forze vive della nazione chiedono di partecipare alla definizione del futuro, ma questo diritto viene loro sottratto dai grandi della terra grazie alla complicità del governo haitiano. Ascoltare queste voci ci porterà a creare un legame di solidarietà con questo popolo, per andare oltre la carità”. (Maurizio Chierici)
“Tutto quello che si fa intorno alla ricostruzione porterà a nuove forme di dominazione esterna, di colonizzazione, a una penetrazione delle multinazionali nei settori strategici. Il meccanismo che è stato creato è dominato chiaramente dai rappresentanti delle istituzioni finanziarie internazionali, in particolare dalla Banca Mondiale, che ha il controllo delle risorse”. (Camille Chalmers)
Autori: Marco Bello, Alessandro Demarchi
Pagine: 172
Prezzo: euro 13.00
Anno di pubblicazione: 2011
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