mercoledì 20 febbraio 2008

Il simbolo della pace compie 50 anni




Il 21 febbraio 2008 compie cinquant’anni il simbolo della pace, composto da una linea verticale e due linee inclinate verso il basso, inscritte in un cerchio.
Il primo 'Vessillo di pace' fu disegnato negli anni '30 dall'artista visionario Nicholas Roerich come emblema della volontà di elevare la cultura umana al di sopra della guerra. Nel novembre del 1933 si tenne il Terzo Convegno Internazionale sulla Bandiera della Pace di Roerich, che rappresentò un punto di svolta e che portò all’approvazione del patto che venne in seguito conosciuto come il “Patto Roerich”. In sostanza si obbligava le nazioni a rispettare i musei, le università, le cattedrali e le biblioteche come si faceva per gli ospedali. Mentre gli ospedali in tempo di guerra esponevano la bandiera della Croce Rossa, le istituzioni culturali avrebbero esposto la “Bandiera della Pace”, cioè tre sfere color magenta inscritte in un cerchio dello stesso colore su sfondo bianco. Il 15 aprile 1935, Roerich finalmente vide la nascita di un trattato consistente in un patto firmato alla Casa Bianca da rappresentanti degli Stati Uniti e di altre venti nazioni dell’America Latina.







Ma il simbolo che tutti conosciamo, il cerchio che inscrive una linea verticale e due oblique, nasce in Gran Bretagna nel 1958 come simbolo della CND (Campaign for Nuclear Disarmement), organizzazione pacifista che aveva tra i suoi promotori il filosofo Bertrand Russell (1872-1970). Il primo utilizzo pubblico del simbolo risale infatti alla marcia di Aldermaston, località sede di una base militare e di una fabbrica di armi nucleari, in Inghilterra, come descritto in un articolo sulla manifestazione dal ‘Manchester Guardian’. A inventare il simbolo, che è riuscito a imporsi sul suo più diretto concorrente, la colomba della pace di Picasso, è stato Gerald Holtom. Obiettore di coscienza durante la Seconda guerra mondiale, decisione non scontata per quei tempi, Holtom, al termine del conflitto si avvicinò al CND diventandone presto attivista. Ai membri dell’organizzazione propose uno strano logo disegnato, qualche tempo prima, in nome della pace. L’idea nacque dopo aver studiato l’opera di Francisco Goya sui popolani madrileni fucilati dalle truppe di Napoleone.



In particolare, la sua attenzione cadde su due personaggi: uno morto con le braccia abbassate e un altro vivo con le braccia alzate.
I was in despair. Deep despair. I drew myself: the representative of an individual in despair, with hands palm outstretched outwards and downwards in the manner of Goya’s peasant before the firing squad. I formalised the drawing into a line and put a circle round it.
Stilizzando tali posizioni e ispirandosi alla gestualità che i marinai utilizzano per comunicare a distanza tramite le bandierine (la lettera ‘N’ di ‘nuclear’, indicata dalla linea verticale, la lettera ‘D’ di ‘disarmament’, corrispondente alle linee inclinate, e il cerchio che rappresenta la parola ‘globale’), realizzò il simbolo della pace che i pacifisti inglesi riprodussero durante le marce da Londra ad Aldermaston.
Proprio nel 1958 vennero realizzati i primi distintivi in ceramica con il simbolo della pace. Oggetti che furono distribuiti con un foglietto ‘di istruzioni’ nel quale si spiegava che in caso di disastro atomico quello sarebbe stato uno dei pochi manufatti umani a restare integro. Alle marce tra Londra e Aldermaston parteciparono molte persone tra cui un collaboratore di Martin Luther King, Bayard Rustin, che, affascinato dall’idea, ’esportò’ il simbolo negli Stati Uniti dove venne adottato dagli attivisti per i diritti civili. Nella metà degli anni ‘60, comparve nelle dimostrazioni contro la guerra del Vietnam, dipinto sulle bandiere americane, sui vestiti dei contestatori e persino sugli elmetti dei militari impegnati al fronte, oltre che su milioni di spille, magliette, affiancato allo slogan “Fate l’amore non fate la guerra”, mobili e tessuti di arredamento, portaceneri, asciugamani. Nello stesso periodo, ‘sponsorizzate’ dalle chiese fondamentaliste americane, nacquero leggende circa supposte origini sataniche del simbolo, visto che con molta fantasia lo si può interpretare come una croce spezzata, nonostante le origini e l’idea dietro il simbolo erano ben descritte in lettere e interviste. Sebbene disegnato per il movimento anti-nucleare, non è mai stato coperto dai diritti d’autore. Nessuno deve pagare per usarlo. La CND chiede solamente un contributo come donazioni a chi volesse usarlo per fini commerciali. Tutto il denaro ricevuto viene utilizzato per la campagna di informazione/sensibilizzazione della CND.

1 commento:

Neverland ha detto...

Ciao ho trovato molto interessante questo post sul simbolo della pace, stavo cercando delle info in materia per scrivere delle sue origini inglesi. Grazie per le preziose informazioni!!
Un saluto.