sabato 23 maggio 2009

Gli esami non finiscono mai??

Una cosa che non mi piaceva del lavoro di medico in Italia: non si ragiona più prima di chiedere degli esami, non si pensa più alle informazioni in più che l'esame può, o non può, darci, ai rischi per il paziente, ai costi che l'esame ha, per il paziente o per il sistema sanitario nazionale. E' talmente facile, basta mettere delle crocette su un modulo prestampato. Quanto può costare una crocetta? Insomma lo spreco in sanità non è un segreto. Ma poi arrivi in Mozambico e vedi che anche qui, nonostante le risorse siano estremamente più limitate rispetto all'Italia, non c'è nessuna attenzione, da parte del personale sanitario, nell'utilizzo di esami o materiale. E così vedi portantini che per sollevare il paziente dal letto aprono dei guanti chirurgici sterili, vedi cateteri vescicali messi a tutti i pazienti con difficoltà motorie (con spreco di materiale e aumento delle infezioni urinarie e quindi esami delle urine, antibiotici ecc) per non avere la "scocciatura" di portarli in bagno, vedi un uso assolutamente illogico dei farmaci (con rischi per il paziente, rischi per lo sviluppo di resistenze per gli antibiotici, spreco incredibile di soldi, esaurimento rapido delle scorte), vedi esami chiesti alla cieca senza un minimo di logica, con un quotidiano sovraccarico del laboratorio e della radiologia, con una conseguente riduzione del livello di qualità del lavoro.
Qui sotto un esempio tra molti, una richiesta di esami che ho trovato l'altro giorno in una cartella, compilata da un medico dell'ospedale. Al di là del tipo di esame richiesto (chi è medico potrà facilmente capirne l'assurdità), notare il numero di crocette: sembra una schedina del Totocalcio!!


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