venerdì 17 ottobre 2008

Parole…parole…parole…



Il Berluscazz’ è soddisfatto, e con lui, purtroppo, un bel po’ di italiani: finalmente il 16 ottobre l’Unione Europea ha dato il via libera al Patto per l’immigrazione, che “sancisce l'impegno dell'UE e degli Stati membri ad attuare una politica GIUSTA, EFFICACE e COERENTE a fronte delle sfide e delle opportunità rappresentate dalle migrazioni. Il Patto costituisce ormai per l'Unione ed i suoi Stati membri il fondamento di una politica comune dell'immigrazione e dell'ASILO, ispirata a uno spirito di SOLIDARIETÀ tra gli Stati membri e di COOPERAZIONE con i paesi terzi (www.italiannetwork.it)".
GIUSTA: ma giusta per chi? L’Europa consentirà l’ingresso dei lavoratori temporanei, ma solo quelli altamente specializzati, i ricercatori, gli uomini d’affari, gli sportivi di alto livello e gli artisti. Così questi “immigrati di alto profilo” che fino ad ora decidevano di andare verso Stati Uniti, Canada e Australia, magari si dirotteranno verso il vecchio continente. Insomma immigrati sì, ma ce li scegliamo noi, come al mercato, così ci prendiamo quello che ci serve, e i poveracci ve li lasciamo. E’ così che pensiamo di aiutare lo Sviluppo? Certo, non che i Paesi africani siano senza responsabilità, visto che alcuni di questi hanno già firmato, in cambio di finanziamenti, degli accordi esattamente in linea con il Patto (www.afrik.com).
EFFICACE: ma dopo tutti ‘sti anni ancora pensano che reprimere, vietare, aumentare i controlli siano delle soluzioni? Se tutti i giorni migliaia di disperati rischiano di morire in questi viaggi disumani, ci sarà un motivo. Forse non è che hanno tutta ‘sta scelta di cui si parla sempre, forse la flebile speranza di una vita migliore è più forte di tutte le difficoltà e di tutti i muri alle frontiere. Mi è piaciuto il commento dall’Algeria di padre Silvano Zoccarato sul sito del MISNA: “Arrivano dal Mali, dal Burkina Faso, dal Niger, si affidano a gente senza scrupoli che li lascia nei pressi del confine, poi si arrangiano come possono per sopravvivere, risalendo verso nord e verso quel sogno chiamato Europa, sfidando deserti, mari e ostilità”. Secondo lui una legislazione europea per frenare questo flusso dal sud del mondo è sostanzialmente inutile: “E’ come cercare di bloccare il corso di un fiume; prima o poi l’acqua riesce a passare e non c’è diga che tenga quando chi parte, lasciando i luoghi di origine, sa bene cosa significhino fame, povertà e guerre”.
COERENTE: ma non volevate mica la globalizzazione? Ed è questa?? Alzare sempre di più i muri, rinchiudersi nel castello, scavare un bel fossato, difese estreme contro l’orda barbarica? Cioè per capire, qualsiasi imprenditoruncolo italiano può venire in Mozambico in cerca di fortuna, ma un mozambicano la fortuna deve aspettarla a casa propria (sempre che ce l’abbia una casa).
Poi, in fatto di coerenza, l’Italia è la migliore. Parla di ASILO, COOPERAZIONE, SOLIDARIETA’, di aiuti per i Paesi terzi, e poi:
- Taglia in modo drammatico, con la prossima finanziaria, i fondi per la cooperazione, con problemi per tutte le più importanti ONG italiane.
- Riduce ulteriormente il contributo destinato al raggiungimento degli Obiettivi del millennio. Secondo i dati diffusi in aprile dal Comitato italiano per la Campagna del millennio, nel 2007 il contributo italiano non ha superato lo 0,19% del prodotto interno lordo, e sembra che nel 2009 lo stanziamento sarà pari all’incirca allo 0,10% del PIL. E questo nonostante le promesse dei vari governi di arrivare allo 0.5% entro il 2010, per poi raggiungere l’obbiettivo (già raggiunto da altri Paesi europei) dello 0.7% nel 2015. Inoltre Eveline Herkens, coordinatrice della Campagna del millennio delle Nazioni Unite, ha denunciato, oltre la quantità, anche la qualità degli aiuti italiani: su un euro di contributi, solo 21 centesimi sono davvero disponibili per gli Obiettivi del millennio.
- Scuola: approvata una mozione voluta dalla Lega che prevede l’istituzione di classi separate destinate agli studenti stranieri che non superano il test di ammissione nelle scuole, le cosiddette “classi ponte” per l’apprendimento della lingua italiana. E chi dovrebbe insegnargliela la lingua italiana, Borghezio??
Come al solito ci facciamo ridere dietro, anche se questa volta non mi sembra che gli altri Paesi europei si siano distinti per acume e spirito di solidarietà. Insomma Italia e Europa sempre più terrorizzate dal nemico oltre-confine, sempre più xenofobe, trincee sempre più profonde, muri sempre più alti, ma con l’ipocrisia di dire che “dobbiamo aiutare i Paesi in via di sviluppo”.
Ma perché non la piantano di dire cagate?! Dai ammettetelo, di aiutare ‘sti cazzo di “paesi terzi” non ve ne frega niente, gli Obiettivi del Millennio sono una minchiata e una perdita di tempo, e che si fottano tutti ‘sti poveracci colepezzarculo, l’importante è che muoiano lontano, in silenzio, senza far troppo rumore, senza disturbare il vostro sonno, che domani bisogna alzarsi presto per CREDERE, LAVORARE, PRODURRE (dal sito di Luigi Celori illuminato consigliere di Alleanza Nazionale regione Lazio, brillante in materia di sicurezza dell’immigrazione).

www.misna.org
www.nigrizia.it
www.afrik.com
www.asca.it
www.italiannetwork.it


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