giovedì 18 febbraio 2010

NagaNews

COMUNICATI STAMPA dal sito del Naga

15/02/2010 Via Padova
A seguito dei fatti di via Padova è preoccupante costatare come episodi deplorevoli e luttuosi che si verificano costantemente in contesti del tutto differenti (es. tifoserie negli stadi, risse in locali notturni o tra automobilisti, ecc.) vengano automaticamente, secondo un meccanismo ben oleato, scaricati sul fronte delle problematiche legate al fenomeno migratorio. Peraltro si continua - da ogni parte - a fare strumentale confusione quanto all'eventuale implicazione di immigrati irregolari. Sarebbe, quindi, opportuno soppesare con più lucidità ed equilibrio avvenimenti di questo tipo. Per questo, il Naga condanna ogni strumentalizzazione avanzata da tutti i partiti e dal governo cittadino che nulla ha fatto per migliorare le condizioni sociali, abitative e lavorative dei cittadini stranieri e che continua a peggiorarle nel tentativo, purtroppo fruttuoso, di avvantaggiarsene in termini elettorali.

17/02/2010 Giornate difficili da dimenticare
Dal 2001 il Naga ha aperto in via Grigna a Milano un centro di assistenza e socializzazione per richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tortura. Per la prima volta oggi, dopo quasi 10 anni di attività, i nostri volontari hanno trovato al momento dell'apertura, davanti al Centro, una camionetta dell'esercito con due militari ed un carabiniere. Le forze dell'ordine hanno chiesto l'esibizione del permesso di soggiorno a tutti i cittadini stranieri presenti che, in quanto richiedenti asilo e rifugiati, ne erano in possesso. Non è stato, inoltre, giustificato in alcun modo il motivo della "visita". "Il Naga esprime estrema preoccupazione di fronte a quanto accaduto: un controllo immotivato ed invasivo di una realtà che si occupa di tutela e difesa dei diritti di una categoria particolarmente vulnerabile" dichiara Pietro Massarotto presidente del Naga, "Denunciamo una prassi ed una politica che criminalizza continuamente l'immigrazione e riesce, almeno da un decennio, a compattare i cittadini italiani su un'idea astratta e presunta d'identità nazionale. "Ieri abbiamo assistito all'oscena persecuzione nei confronti dei cittadini rom sgomberati da Segrate e poi inseguiti ovunque si fermassero per trovare un rifugio. Oggi la 'visita' al nostro Centro: tutto ciò contribuisce a creare un clima di paura, violenza e discriminazione e a rendere l'aria di questa città sempre più irrespirabile" dichiara Italo Siena fondatore del Centro Naga-Har "Inoltre quello che ci colpisce è come questi 'episodi' avvengano nell'indifferenza più totale". Invitiamo tutte le realtà impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini stranieri ed alzare il livello di attenzione e di monitorare e denunciare ogni forma di violazione dei diritti, di razzismo e discriminazione. In ogni caso, il Naga, andrà avanti.

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