Si chiama ALMA (African Leaders Malaria Alliance) ed è la nuova alleanza africana per sconfiggere definitivamente la malaria lanciata ieri a margine del vertice dell’Unione Africana in corso ad Addis Abeba. Riuniti ieri per la prima volta, 26 presidenti del continente hanno fatto il punto insieme ad esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e delle Nazioni Unite sulla lotta alla malaria, che in Africa negli ultimi anni ha fatto registrare notevoli progressi. Secondo i più recenti dati internazionali, la malattia è responsabile del 25% dei decessi di tutti i bambini con meno di cinque anni d’età nel continente africano, dove colpisce anche 50 milioni di donne incinta e incide sul 10% delle mortalità materne ogni anno. Ma oltre il prezzo in vite umane, la malaria incide pesantemente anche sui bilanci degli Stati assorbendo il 40% di tutte le spese sanitarie del continente, una cifra stimata intorno ai 12 miliardi di dollari l’anno, secondo i conteggi riportati in una nota diffusa dall’Alma al termine dei lavori di ieri. “Il mondo è più vicino che mai a mettere fine alle morti per malaria” ha detto il rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la lotta alla malattia, Ray Chambers, evidenziando come oltre un terzo dei paesi colpiti da malaria endemica (quasi tutti in Africa) abbiano documentato negli ultimi anni riduzioni dei casi superiori al 50%. La ricetta che finora ha dato i risultati migliori, e su cui i membri di Alma intendono puntare per sconfiggere la malattia, comprende la distribuzione gratuita di zanzariere trattate con insetticidi e l’accesso a cure adeguate.
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