sabato 6 ottobre 2007

06.10.07

...giorno di funerali. Oggi ho già visto due cortei funebri, e la giornata non è ancora finita...un carro pieno di gente davanti; reggono una croce di legno, le donne si coprono il volto, piangono; e dietro una fila di macchine, camion, pullman, moto, biciclette, cariche di amici e famigliari. Se il defunto è un V.I.P. ci sono anche soldati in divisa. Da quando sono qui ne ho già visti un po', quasi tutti i giorni; il primo l'ho visto appena arrivato a Beira, nel breve tragitto dall'aeroporto fino a casa.
Di sicuro tra questi ci sono quelli che ho visto morire in ospedale; nel Reparto di Medicina Interna c'è una mortalità elevatissima: vengono ricoverati in condizioni pietose, quasi tutti con AIDS in fase terminale; ogni giorno qualcuno viene portato via coperto da un lenzuolo; non mi aspettavo una situazione diversa, sapevo dove sarei andato a lavorare, però quando iniziano a morirti tra le mani senza poter fare nulla, sia per lo stadio avanzato della malattia che per la mancanza di strumenti e materiale, ti fai delle domande, e quasi sempre non trovi le risposte...
...la cosa più triste è che le persone muoiono in queste stanze affollate, davanti agli altri pazienti che iniziano a piangere, perchè sanno che da un momento all'altro potrebbe accadere a loro. E' difficile aiutare gli studenti di medicina ad imparare cosa si dovrebbe fare "in teoria", e poi non poterlo minimamente fare "nella pratica": è frustrante anche per loro, anche se hanno una carica e un'energia incredibili!
Al di là dei commenti o dei giudizi, non scrivo queste cose per cercare la "lacrima facile" o per "spettacolarizzare" il lutto; scrivo questo cose per raccontare la realtà che vedo, e per ricordarmi e ricordare che ci sono luoghi in cui le parole "diritto alla salute" sono prive di significato.

2 commenti:

Unknown ha detto...

ciao doc, sono rimasto a bocca apertacome uno scemo, in effetti mi ero dimenticato che laggiu non c'e' solo il mare caldo e la spiaggia bianca. ma che vuoi dire con mancanza di strumenti, fino a che punto? sono talmente abituato ad andare in ospedale e lamentarmi se la cartaigienica in bagno e' finita o se c'e' troppa coda, che mi sa che ho perso la misura della 'mancanza di strumenti'.
ciao dal centro dell'impero

Anonimo ha detto...

qui invece si pretende che SMETTIAMO di esere capaci di far diagnosi senza strumenti. Una diagnosi clinica non viene considerata motivo sufficiente per rescrivere un voltaren. Il mondo è schizofrenico. Baci. Capsicum