venerdì 12 dicembre 2008

Stagione delle piogge??

Leggo su internet che la pioggia delle ultime settimane sta creando non pochi problemi in Italia. E anche qui le cose non vanno meglio. In questo caso il problema è la mancanza di acqua. Quest'anno sembra che la stagione delle piogge non abbia nessuna intenzione di cominciare. Le previsioni parlavano di un possibile inizio verso la metà di novembre, ma niente. Ancora attesa per la metà di dicembre, ma ancora niente. Qualche nuvola. A volte sembra che debba arrivare una tempesta, ma poi improvvisamente tutto si apre e tornano il sole e la caldazza. E purtroppo i raccolti son già in crisi. Nei campi le donne hanno già buttato tutti i semi, che, aspettando l'acqua, seccano o vengono mangiati dagli uccellacci. E non è facile mettere insieme di nuovo abbastanza semi da ripiantare, e così si perdono raccolti su raccolti. Ma i piccoli coltivatori locali ci vivono di questi raccolti. Una stagione sbagliata compromette il lavoro e la possibilità di sostentamento di intere famiglie. Per non parlare delle famiglie che non possiedono altro che il proprio piccolo fazzoletto di terra. In questo caso se non raccogli non mangi: molto semplice, e terribile.
E quando arriveranno le pioggie, quelle vere, allora i campi saranno a posto, ma arriveranno le alluvioni, gli sfollati, il colera e i morti, come già i Zimbabwe e in Sudafrica.
Insomma non è un cazzo facile vivere da queste parti!!



SICCITÀ E CAROVITA: 20 MILIONI A RISCHIO FAME NEL CORNO D’AFRICA
Più di 20 milioni di persone rischiano di restare senza cibo sufficiente alla loro sopravvivenza nel Corno d’Africa a causa della siccità e dell’elevato costo dei generi alimentari e dei carburanti: lo ha riferito oggi la Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa elevando di tre milioni le stime fornite dalle Nazioni Unite, che non terrebbero conto della situazione in Eritrea e Gibuti. “Riteniamo che i dati dell’Onu rappresentino una sensibile sottostima della realtà. Parliamo di almeno 20 milioni di persone e questa cifra esclude peraltro il Sudan” ha detto, a nome della Federazione, Roger Bracke, che ha condotto uno studio di due mesi sul terreno. Il destino di gran parte di queste persone, ha aggiunto, dipenderà in modo diretto dall’imminente stagione della pioggia “e potrebbe facilmente aggravarsi se non riusciamo a controllare la crisi”. I prezzi di sorgo e grano sono raddoppiati nel Corno d’Africa nel 2008, costringendo i governi a dare fondo alle loro riserve di cereali; i prezzi dei carburanti hanno comportato un aumento delle spese per i contadini obbligati a pagare di più per l’acquisto di fertilizzanti e pesticidi e per il trasporto dei raccolti. Bracke ha evidenziato che “è forse la prima volta nella storia del Corno d’Africa che una crisi di tale ampiezza non è dovuta solo a fattori naturali, ma a meccanismi globali e alle loro conseguenze.
www.misna.org

Nessun commento: