martedì 13 ottobre 2009

Madagascar n.5

Nosy Be: normalmente assediata dai turisti, soprattutto italiani e francesi. Sfortunatamente per il turismo malgascio, ma fortunatamente per noi, quest'anno anche questa famosa isola ha risentito della crisi politica. Sono molti i locali chiusi. Affittiamo un motorino e facciamo un giro per vedere le spiagge più belle. Alla fine ci fermiamo nella spiaggia di Andilana, famosa per la sua bellezza. Il paesaggio è il classico da cartolina dei tropici. Molto suggestivo. Camminiamo su una piccola lingua di sabbia in mezzo al mare. Il colore del mare è incredibile. Tutto perfetto, fino a quando raggiungiamo l'estremità della spiaggia. Davanti a noi si staglia un enorme e terribile mega-albergo-villaggio-turistico. Dall'altissimo-parlante ci arrivano le grida italiane degli animatori che tentano di far fare un po' di movimento ai soliti rincoglioniti. Davanti al quasi-eco-mostro gruppetti di turisti. Tutti italiani. Più di quanti ne abbiamo visti nelle precedenti settimane. Arrivano qui con un volo diretto da Milano. E qui si fermano. Ci allontaniamo velocemente prima di essere bloccati in un gioco-aperitivo.
Il giorno seguente arriviamo in piroga alla vicina e più tranquilla isola di
Nosy Komba: arriviamo la mattina con la bassa marea. Talmente calmo che sembra di navigare su un lago. Dalla barca, attraverso un'acqua cristallina, vediamo il fondale ricoperto di coralli. Si apre una piccola baia. Semplicemente bellissimo. Ci posiamo dolcemente sulla spiaggia. Ci fermiamo nel posto più economico (ovviamente!) e più suggestivo. Un bungalow circolare in legno, circondato da palme a cinque metri dal mare. Una spiaggia costellata di piroghe dei pescatori. Alla spalle il villaggetto con un labirinto di vicoletti su cui si aprono piccoli ristorantini (gargotte) e le case dei locali. La bellezza di questo luogo è commovente. La sera mangiamo sulla spiaggia pesce e frutti di mare grigliati. Nei giorni successivi conosciamo Halifa, un cinquantenne malgascio, esperto marinaio, capitano di una barca a vela ereditata da un francese. Da poco ha risistemato la barca e si è messo in proprio, offrendo crociere nelle isole della costa nord-ovest del Madagascar. Come suoi primi clienti, ci propone una gita a prezzi da super-offerta. Cosi' passiamo due giorni in barca a vela (allafacciucazz!). Insieme al capitano conosciamo le isole vicino a Nosy Komba. Facciamo snorkelling nella riserva marina di Nosy Tanikely (come nuotare in un acquario). Visitiamo al tramonto il piccolo villaggio di pescatori di Nosy Faly. La sera ceniamo sul ponte della barca con ottimi piatti malgasci preparati dal nostro capitano. Senza parole. Lasciamo con tristezza Nosy Komba per volare di nuovo a Tanà. Domani lasceremo lo splendido Madagascar. Finisce una parte del viaggio e ne comincia una nuova. Ci aspetta il Kenya, dove incontreremo squa e pdx, con cui proseguiremo il viaggio fino in Tanzania!
Al prossimo aggiornamento...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ragazzi siete troppo forti. Anche la crociera con il capitano lupo di mare!!
Buon viaggio!!
Ci mancate un sacco...
Alberto e Daria